Nel lavoro con i bambini utilizzo tecniche espressive e piccoli percorsi di consapevolezza del proprio mondo interno. I bambini, in quanto cuccioli, hanno un bisogno fisico e emotivo della protezione e dell’orientamento dell’adulto. Ma questo non deve farci scordare che i bambini sono capaci di un livello di consapevolezza molto più elevato di quello che gli adulti immaginano, che li può aiutare a strutturarsi come persone equilibrate e in grado di confrontarsi con il mondo in modo funzionale ai propri bisogni e desideri.
Le difficoltà di comprensione e comunicazione tra il mondo adulto e quello infantile nascono molto spesso solo da una diversità del linguaggio. Troppo spesso noi adulti non siamo in grado di percepire questa semplice verità e non rendiamo i bambini adeguatamente partecipi della gestione della loro stessa vita.
Un approccio terapeutico gestaltico al mondo dei bambini è un modello di dialogo in cui ciò che conta è stare con il mondo delle fantasie e dell’immaginazione per capire il significato dei loro problemi.
Un concetto base della Psicoterapia della Gestalt è che le resistenze, espresse con sintomi, abbiano un significato funzionale e rappresentino un atto creativo dell’individuo che tende a preservare il sé e la relazione. Una volta comprese nella loro intenzionalità svaniscono, lasciando spazio alle esperienze spontanee del bambino.
Si capisce perciò quanto sia fondamentale, per lavorare con i bambini, comprendere il loro linguaggio e utilizzare dei canali comunicativi adeguati. Il gioco funge da linguaggio per i bambini, un simbolismo che può sostituire le parole, sia per formulare che per assimilare le esperienze. È una forma di improvvisazione e per i bambini è anche una modalità di saggiare il mondo e apprenderlo e diventa così un elemento fondamentale per un sano sviluppo. È una forma di auto-terapia con cui spesso i bambini elaborano le confusioni, le ansie, i conflitti. Attraverso la sicurezza del gioco ogni bambino può esplorare le proprie emozioni e provare dei nuovi modi di essere.
Il gioco può anche essere un utile strumento diagnostico per “valutare” maturità, intelligenza, immaginazione, creatività, organizzazione cognitiva, orientamento nello spazio e nel tempo, attenzione, capacità di contatto, ecc.
Il lavoro terapeutico che perseguo con i bambini è di accompagnarli nel prendere consapevolezza di loro stessi e della loro posizione nel loro mondo, come farei con un adulto, ma sfruttando e godendo i canali comunicativi più prossimi e intimi ai bambini.