“Lo abbiamo desiderato tanto. E siamo stati felici di sapere che aspettavamo Andrea. Ci siamo divertiti a risistemare la casa per accoglierlo. Siamo stati al settimo cielo quando lo abbiamo avuto finalmente fra le braccia. Ma lentamente qualcosa è cambiato. La distanza tra noi è aumentata e anche la freddezza. Il suo arrivo ci ha allontanati..”
Molte coppie raccontano di crisi che percepiscono essere iniziate con la nascita dei figli.
In maniera spesso inaspettata un evento che è atteso con gioia e trepidazione si trasforma in un percorso a ostacoli per costruire un nuovo equilibrio familiare.
Negli ultimi trent’anni le separazioni nei primi tre anni di vita dei figli sono in costante ascesa.
E’ stato anche coniato il termine “Baby Shock” per definire questo fenomeno, a sottolineare il forte impatto che sta avendo sulla nostra società.
Al di là dei numeri, l’arrivo del primogenito sicuramente porta una rivoluzione enorme nella nostra vita di coppia: se prima ci guardavamo negli occhi, adesso guardiamo insieme verso qualcun altro, fuori da noi. E’ certamente un cambiamento evolutivo, perciò naturale e positivo, ma non bisogna sottovalutare i segnali di disagio, che troppo spesso compaiono precocemente e non sono adeguatamente ascoltati.
In greco il termine crisis deriva dal verbo krinein decidere, distinguere e significa, quindi, scelta, decisione. La parola crisi può essere intesa nel senso di grave incertezza, instabilità e difficoltà in relazione all’accumularsi di conflitti irrisolti che i partner non hanno saputo gestire.
Ma crisi significa anche momento di passaggio che richiede scelte non più rinviabili e offre la possibilità di un’evoluzione positiva.
Vivere insieme è un percorso di continua co-costruzione fondata sulla capacità di conservare quello che c’è e di creare insieme il nuovo.
Come ogni fenomeno dell’esistenza umana anche la vita di coppia è un processo, un continuo divenire il cui cambiamento si costituisce attimo dopo attimo e può portare alla trasformazione positiva della coppia, se le persone riescono a tenere in vita un nucleo di base, la relazione d’amore, accompagnandolo con la modifica pressoché continua delle modalità espressive e dello stile di vita.